La nostra storia
Fare memoria del passato non è sempre facile.
Alcune date sono certe, altre si perdono nei ricordi di molti. Alcuni ricordano un episodio in particolare, altri ancora un tratto importante del percorso.
Tuttavia sono in molti, moltissimi, a ricordare di aver militato tra le fila dell’Auxilium Monterosa, tra le
squadre dell’Oratorio Michele Rua.

E sì! Perché la storia dell’Auxilium è da sempre fortemente intrecciata
con quella del Michele Rua, all’interno del quale nasce nel 1966, per intuizione profetica dei salesiani e dei laici impegnati nel mondo dello sport, che intravedevano sapientemente la bontà di una proposta sportiva
che si intrecciasse al carisma e ai valori salesiani.
Nel 1983 arriva poi l’ufficialità, con la costituzione della “Polisportiva PGS Auxilium Monterosa” che nasceva con uno scopo “Educativo, per saper animare la realtà dello sport anche attraverso l’avvicinamento e il recupero dei ragazzi più difficili, e per non mirare all’arrivismo, ma per mettere il ragazzo al primo posto, in un preciso progetto educativo di maturazione cristiana e sociale” (verbale della riunione del 21/10/1983).
Pellegrina in parte tra i campi e le palestre del quartiere trova poi all’interno della Casa del Michele Rua la
sua sede operativa definitiva, con l’inaugurazione della palestra nel 1991, struttura nella quale troveranno
ospitalità soprattutto le attività del basket e della pallavolo.
Esigenze di legge, impongono nel nuovo millennio un cambiamento nella natura giuridica. La PGS viene
sciolta, e nasce nel maggio del 2011 la ASD Auxilium Monterosa, che non abbandona le radici dalla quale
sorge, né tanto meno l’esperienza consolidata, bagaglio che porta con sé nel quotidiano svolgimento delle
sue attività.

L’associazione nel tempo ha visto organizzare sport e discipline differenti, alcune che si sono consolidate
nel tempo, altre che sono state solo l’espressione di alcune stagioni sportive (calcio, danza, pallacanestro,
pallavolo, atletica, football americano, pattinaggio, per arrivare alla recente introduzione del trekking), a
conferma della necessità e del desiderio di adattarsi alle esigenze e alle richieste del territorio e del tempo in cui l’Auxilium vive.
Ma oggi cos’è l’Auxilium Monterosa? Prima di tutto vuole essere un’ancora fissa nei valori salesiani che da
sempre l’hanno contraddistinta; nel contempo prende coscienza dell’importanza di essere attenta ai tempi
che cambiano, alle necessità che variano, all’utenza che si fa diversa e diversificata, alla quale sempre va
reso conto di ciò in cui si crede.
E’ luogo di impegno per un nutrito numero di volontari che collaborano gratuitamente per il bene dei più
giovani, dedicando tempo prezioso non solo allenamento, ma anche alle gare e alle competizioni, o anche
al più nascosto (e poderoso) lavoro amministrativo.
Non fa dello sport il fine ultimo, ma lo strumento primo per “attirare” a sé i ragazzi e le ragazze alle quali
indicare il cammino del sacrificio sportivo per la realizzazione di importanti risultati, come metafora del
cammino della vita.
Crede nei giovani, in cui ripone le speranze di futuro, sapendo che attraverso di loro, accompagnati da
adulti maturi e coscienti, si educano altri giovani: don Bosco così ci insegna!

I nostri valori
Da sempre la parola Sport richiama alla mente idee differenti: l’immagine della fatica e quella del successo, lo stimolo che nasce dalla competizione e lo spirito di squadra, la sofferenza della sconfitta e il desiderio di ripartire.
Qui all’Auxilium Monterosa desideriamo che lo sport sia anche una declinazione dell’educazione, uno strumento forte di crescita per l’atleta e per l’allenatore, che coinvolge la comunità tutta dell’Oratorio Michele Rua, in cui l’Auxilium è inserita e vive, e le famiglie che ci affidano i loro figli e le loro figlie. Fare sport diventa allora uno strumento per collaborare con chi mi sta a fianco, per un obiettivo da raggiungere. È il modo con il quale imparo a vedere con rispetto l’avversario, e a costruire un gioco di squadra che migliora me stesso e gli altri. Sport è coraggio di ricominciare quando la sconfitta è stata pesante. Sport è guardarsi indietro perchè ogni mio compagno di squadra abbia il “suo momento”.
Sport è, per noi che viviamo in un contesto salesiano, avere a cuore i ragazzi e le ragazze nella globalità del loro cammino formativo, perchè siano gli allenatori di domani, nello sport e nella vita.